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Social network per scrittori e lettori

I social network dei libri: le migliori piattaforme per chi ama leggere e scrivere

 

Gli appassionati di lettura, ma anche di scrittura, negli ultimi anni hanno trovato il loro spazio anche nel mondo dei social network. Oggi sono infatti numerose le piattaforme social che ospitano utenti amanti dei libri, all’interno delle quali è possibile scambiarsi opinioni, approfondire il mondo della letteratura e creare una nuova rete di contatti che condividono l’interesse per il mondo della parola scritta. In questo articolo abbiamo segnalato i migliori social network di libri e ne abbiamo descritto le caratteristiche. Buona lettura!

Dagli hashtag dedicati nelle principali piattaforme, fino a social network completamente dedicati agli amanti dei libri. 

Negli ultimi anni, anche gli appassionati della lettura e della scrittura - così come i professionisti che con le parole ci lavorano - hanno trovato degli “spazi digitali” all’interno dei quali conoscere nuovi titoli di libri e creare reti di discussione basate sul mondo letterario. Ecco un elenco dettagliato di quelli che, a nostro parere, sono i migliori social network dei libri.


Goodreads: il social sui libri più celebre


Goodreards è senza dubbio il social network sui libri più diffuso. Nato nel 2007 in California, nel 2013 è stato acquisito da Amazon e questo ha segnato la sua rapida crescita in tutto il mondo (oggi, conta più di 90 milioni di iscritti).

C’è chi in Italia si lamenta per il fatto che il social sia interamente in inglese, ma la soluzione è a portata di mano: basterà infatti iscriversi al gruppo Goodreads Italia per entrare in contatto con altri utenti del nostro paese. Ma siete davvero sicuri di perdervi l’opportunità di entrare in contatto con altri lettori di tutto il mondo? Secondo noi, vale la pena tentare prima in inglese.

Quali sono le sue particolarità? Certamente la possibilità di creare una propria “libreria virtuale” che consenta di tenere traccia dei titoli letti e, ovviamente, condividerli con una selezionata community di altri lettori. 

Proprio quest’ultimo aspetto è importante: Goodreads consente infatti di connettersi a gruppi di discussione tematici e, grazie alla sezione “Ask the Author”, sarà possibile entrare in contatto con gli autori che si renderanno disponibili - di settimana in settimana - a rispondere alle domande dei lettori.

E poi, tra le tante attività che ruotano attorno al mondo dei libri, non dimentichiamo la “reading challenge”: una sfida che ogni utente presenterà innanzitutto a sé stesso dichiarando il numero di libri che desidera leggere durante l’anno. Perché, si sa, quando ci esponiamo pubblicamente siamo più incentivati a mantenere la parola!


Anobii: i lettori italiani si conoscono qui

 
Se c’è una risposta italiana a Goodreads, questa è senza dubbio rappresentata da Anobii. 
Nato nel 2006 dall’intuizione del cinese Greg Sung, nel 2014 è stato acquisito da Mondadori che a sua volta l’ha poi ceduto a Ovolab.

Già in quell’anno, il social contava più di un milione di utenti attivi, il 40% dei quali erano italiani (iscritti alla versione italiana della piattaforma).

Come per Goodreads, anche in questo caso ogni utente può creare la propria libreria virtuale e connettersi con una community di lettori affini, ad esempio grazie ai suggerimenti per interessi di lettura. 

Anche qui, il senso di “comunità digitale letteraria” è molto sviluppato, tanto che i membri del social si auto-definiscono “Anobiani”.

Una particolarità: il nome Anobii deriva da “Anobium puntactum”, ovvero il tarlo della carta. Si noti che, in inglese, il wormbook (ovvero il tarlo del libro) è un termine equivalente al “topo da biblioteca” italiano. Insomma, un nome che parla già da sé!


Wattpad: lo scrittore in erba passa di qua!


Dopo due social quasi totalmente dedicati alla lettura, è il caso di citarne uno pensato anche per chi ami scrivere.

Si chiama Wattpad, ed è un social dedicato alla pubblicazione di storie e alla lettura sociale.

Essenzialmente, la piattaforma offre agli iscritti la possibilità di pubblicare storie - per intero o, modalità particolarmente apprezzata, un capitolo alla volta - e raccogliere opinioni da parte degli utenti lettori.

Il suo crescente successo è dovuto al fatto che connette lettori e scrittori, valorizzando il ruolo specifico di ognuno. I primi, infatti, si sentiranno utili nel fornire feedback e consigli, i secondi riceveranno gratificazioni nel sentirsi “letti e considerati” (cosa molto difficile, soprattutto per uno scrittore in erba) e costruire una prima rete di fedeli lettori. 

Wattpad vanta una crescente community di iscritti italiani, soprattutto tra i 13 e i 30 anni, anche se rispetto ad altri paesi (ad esempio gli Stati Uniti) si tratta ancora di una nicchia. 

Se sei uno scrittore emergente e desideri metterti alla prova con una rete di appassionati lettori, questo è il tuo social!
 
Social network libri

Instagram, TikTok e Threads: gli hashtag dedicati ai libri


Anche i social network più celebri hanno le loro “stanze” dedicate al mondo dei libri.

In piattaforme come Instagram, TikTok e Threads, infatti, utilizzando degli hashtag dedicati è possibile connettersi con community in costante crescita esclusivamente frequentate da amanti di lettura e scrittura.

#Bookstagram (per Instagram) si riferisce a un’enorme comunità digitale di lettori e autori che condividono recensioni, citazioni, foto di libri, TBR (to be read), librerie personali e molto altro. Atri utili hashtag italiani “a tema libri” da utilizzare su Instagram sono #leggerechepassione e #booklover.

#Booktok (per TikTok, con oltre 200 miliardi di visualizzazioni) è un hashtag utilizzato proprio per divulgare contenuti letterari. Di solito, gli utenti appassionati di libri e gli scrittori pubblicano video brevi (dai 15 secondi a 1 minuto al massimo di durata) dove si recensiscono libri in maniera particolarmente originale (molto di tendenza, negli ultimi tempi, è la reazione ai finali… senza spoiler, ovviamente!).

L’hashtag #bookthreads (utilizzato per il social Threads, appunto) è ancora in crescita e certamente non virale come i due precedenti. Tuttavia, è molto utilizzato in ambito letterario per avviare conversazioni che ruotino attorno a temi specifici. In questo caso, potremmo parlare di “microblogging letterario”.
 

Substack: la relazione “scrittore-lettore” attraverso le newsletter


Recentemente si sta diffondendo a macchia d’olio una piattaforma digitale che unisce la dinamica di community tipica dei social all’utilizzo della comunicazione intima via mail.

Stiamo parlando di Substack, il luogo ideale per autori che desiderino costruire una relazione diretta e consolidata con i propri lettori, che a loro volta potranno entrare in contatto con contenuti affini ai loro interessi.

Molto utilizzato da chi scrive approfondimenti di qualsiasi tipo, in ambito letterario Substack è scelto da chi scrive narrativa a puntate e desideri costruire un pubblico di fedeli sostenitori (un po’ come accade in Wattpad).

La sua modalità di comunicazione via mail attraverso newsletter offre anche la possibilità di sostenere autori ritenuti particolarmente meritevoli attraverso abbonamenti che consentono ai lettori di accedere a contenuti esclusivi. 

Si tratta di un nuovo spazio da tenere d’occhio, per costruire una nicchia partecipe ed affezionata da un lato, ed entrare in contatto con tematiche di personale interesse dall’altro. 


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